La Corte Costituzionale interviene sempre più spesso per colmare i vuoti legislativi o per rendere attuali leggi che non sono al passo con i tempi.
E’ il caso della legge 40/2004 sulla procreazione medicalmente assistita, che ha costretto a migrare verso altri paesi, in particolare la Spagna, coppie non fertili che volevano realizzare il sogno di avere un figlio.
La sentenza dello scorso 9 aprile ha cancellato il divieto di fecondazione eterologa dando come motivazione quella che “avere figli esprime la libertà di autodeterminarsi”.
Quest’ultimo intervento si aggiunge ad altri, avvenuti nel corso di un decennio, che hanno stravolto la legge come la fine del divieto di produrre più di tre embrioni, la rimozione dell’obbligo di impianto contemporaneo di tutti gli embrioni prodotti, e la bocciatura del divieto di diagnosi pre-impianto.
Grazie a quest’ultima sentenza, e prima ancora che le linee guida del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin sulla fecondazione eterologa fossero rese esplicite, le prime gravidanze sono già in atto con la donazione di gameti esterni alla coppia.
A questo proposito Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, in un’intervista a Nextquotidiano commentava:
“Chi ha bisogno può rivolgersi a un centro di fecondazione medicalmente assistita e chiedere l’applicazione della tecnica se si hanno i requisiti. In caso di diniego siamo pronti a tornare in tribunale, perché la tecnica è lecita e non applicarla costituisce una lesione di diritti fondamentali”.
Diversi sono i quesiti che si pongono ora riguardo il percorso per iniziare la fecondazione eterologa che deve tener conto sì di procedure ma anche di informazione. Prima di tutto la coppia sposata o convivente interessata alla donazione di gameti deve sapere che può accedere ad un centro pubblico o privato e avviare le visite specialistiche. Fra i requisiti richiesti è necessaria la certificazione di assoluta infertilità per uno o entrambi i partner e lo stato di buona salute della coppia.
Dal punto di vista pratico, e in attesa di uniformare le procedure a livello nazionale, aspettando quindi che anche le altre regioni si muovano in questo senso, la regione Toscana, ha fatto da capofila, seguita poi da Liguria ed Emilia Romagna, affrontando le numerose problematiche sorte. Un esempio è il pagamento del ticket, che potrà essere gratuito oppure commisurato al reddito.
Fonti e letture consigliate:
http://www.lagravidanza.net/
http://www.lagravidanza.net/
http://www.wired.it/
http://www.ansa.it/
http://www.wired.it/
http://www.voxdiritti.it/
“La procreazione medicalmente assistita e le sue sfide. Generi, tecnologie e disuguaglianze” di Lia Lombardi, Silvia De Zordo.
Il libro affronta gli aspetti critici e l’impatto delle tecnologie riproduttive sulle donne, sugli uomini e sui percorsi genitoriali in genere, tenendo sempre presente la questione delle diseguaglianze e dei rapporti di potere insiti nelle relazioni tra i generi, così come nella relazione tra medico e paziente, e tra legislatore e cittadino/a.
“Etica Oggi. Fecondazione eterologa, “guerra giusta”, nuova morale sessuale e altre questioni contemporanee” di Michela Marzano.
Il libro affronta come regolarsi rispetto alla fecondazione eterologa, all’eutanasia, ai diritti degli animali e agli organismi geneticamente modificati. Che cosa resta oggi della “liberazione sessuale” degli anni Sessanta e Settanta? Con Michela Marzano l’etica non si interessa più solo di questioni astratte, ma anche e soprattutto dei “nuovi” problemi del nostro tempo, che riguardano da vicino chiunque, per via della sua professione o del suo impegno, si confronti con scelte difficili.
“Il divieto di donazione dei gameti. Fra Corte Costituzionale e Corte Europea dei Diritti dell’Uomo” di Marilisa D’Amico , Benedetta Liberali
Il libro si propone di fornire un inquadramento sistematico dei diversi profili di illegittimità espressa dalla Corte Costituzionale sulla legge n. 40/2004 sulla procreazione medicalmente assistita, con particolare attenzione alla dimensione sovranazionale che sempre più caratterizza la tutela dei diritti e la materia della procreazione assistita, in particolare a seguito della pronuncia resa, su analoga questione, nei confronti dell’Austria dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.