Quiete e tempesta in Anne Tyler

Quiete e tempesta in Anne Tyler

Cosa rende un libro memorabile? La maestria di scrittura, il congegno della trama, l’alto messaggio? O forse il contagio del cuore e dell’animo, il pieno ritrovarsi pur diversi, l’inquietante commozione nella lettura?

Cosa intriga in un personaggio? Le gesta da eroe, le sicurezze e successi, oppure i gesti, le scelte (o le non scelte) e la fragilità?

Dipende, si dirà. Dal lettore, prima di tutto, e anche dal momento in cui legge, dallo stato di cose della sua vita. Non è questione di età credo.

Considerazioni che vengono in mente leggendo uno dopo l’altro i libri di Anne Tyler, scrittrice americana quasi settantenne, famosa al grande pubblico soprattutto per Lezioni di respiro e Turista per caso (da cui Kasdan ha tratto l’omonimo film), e presente nella nostra biblioteca con diverse opere.

Nelle sue pagine scorre il fluire della vita con le sue regolarità, le risacche e le improvvise accelerazioni. I suoi personaggi non sono gente che emerge dalla folla. Gente ‘normale’, dove ‘nella norma’ significa che ognuno è speciale per sé, ognuno è strano e unico, anche senza emergere troppo tra la folla della propria via, del proprio villaggio o del mondo. La difficoltà, la nevrosi, l’anormalità è dentro chiunque, cresciuta con l’età, tenuta a bada per anni, fatta diventare caratteristica di sé di fronte agli altri, divenuta parte integrante del proprio orizzonte. Poi, forse, arriva il giorno che i giochi si rompono, che le regole saltano, gli eventi succedono. Una tempesta più o meno perfetta che stravolge le vite e i giorni, ma i cui effetti vengono di nuovo riassorbiti dal fluire degli anni, fino alla fine. Una fine naturale come la vita.

Non vorrei che si credesse che la Tyler abbia una visione pacificata, dove passioni e desideri non hanno spazio, dove svolte e tragedie non accadano. Niente di tutto questo, semplicemente non ha bisogno di creare serial killer, emarginati estremi, brillanti drogati, figure eroiche nel bene e nel male per descrivere il gioco di fato e destino (ossia quello che ti accade e quello che costruisci).

Non vorrei che si pensasse a pagine dove la commozione e il coinvolgimento sono banditi. Per nulla. Non sono molti che sanno far brillare gli occhi per una vita sepolta o acquietata che si riscatta in un’ora o in un giorno, o per il riassunto di una stagione di vita. La Tyler lo sa fare e bene.

Per questo vi prego di farvi avvolgere dalla sua scrittura, dalle sue trame, dai suoi personaggi con la pazienza di cui solo la lettura può essere capace.

Se vi è una scrittrice di cui vorrei essere personaggio è lei. Se la mia vita potesse diventare una trama per un libro, vorrei che fosse lei a scriverlo.

BIBLIOGRAFIA

Se mai verrà il mattino, L’albero delle lattine, Una vita allo sbando, Ragazza in un giardino L’amore paziente, Una donna diversa, Il tuo posto è vuoto, Possessi terreni, La moglie dell’attore, Ristorante nostalgia, Turista per caso, Lezioni di respiro, Quasi un santo, Per puro caso, Le storie degli altri, Quando eravamo grandi, Un matrimonio da dilettanti, La figlia perfetta. La bussola di Noè , Guida rapida agli addii.

A cura della Biblioteca comunale di Cernusco s. N.

Crediti immagine: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Mary_Cassatt_003.jpg