L’Italia sulle pari opportunità arranca. A sostenerlo è uno studio compiuto dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (Eige). Al primo posto in Europa c’è un paese scandinavo, la Svezia, all’ultimo la Grecia.
Per stabilire la classifica l’Eige ha creato uno speciale indice articolato in sei domini principali: lavoro, denaro, conoscenza, tempo, potere e salute. Oltre a questi ci sono due domini satelliti: violenza contro le donne e diseguaglianze intersezionali. La situazione dell’Italia rimane ancora critica ma qualche progresso c’è stato: tra i domini principali dell’indice di Eige il nostro paese ha registrato un lieve miglioramento per quanto riguarda il potere e la conoscenza.
Ma a preoccupare è il livello troppo basso di pari opportunità in tutta l’Europa. “Stiamo avanzando a passo di lumaca – ha affermato Věra Jourová, commissaria per la giustizia, i consumatori e la parità di genere. – I nuovi risultati dell’indice sull’uguaglianza di genere ci dicono che la disuguaglianza è presente in tutti gli ambiti di vita; ciò significa che l’Europa ha il dovere di agire. Quest’anno proporrò ulteriori misure per promuovere il ruolo delle donne e assicurare pari retribuzione a parità di mansione. Puntare all’uguaglianza non vuol dire cercare di rendere le donne più simili agli uomini, ma creare un ambiente in cui entrambi i sessi abbiano pari opportunità di scelta e piena partecipazione alla vita sociale, lavorativa e familiare”.
Sulle pari opportunità continuiamo ad arrancare: Italia al 14° in Europa. Ma è in tutto il vecchio continente che qualcosa non funziona
