Studio, studio e ancora studio… vedo passare sui libri una serie di concetti e grandi paroloni, certo interessanti e utili per prepararsi alla professione di operatore sociale ma che, lì su quelle pagine, rischiano di rimanere dannatamente astratti.
La realtà però offre continui spunti per mettere alla prova concetti e assunti teorici.
Mi è accaduto proprio in questi giorni. Mentre studiavo intorno al tema del “Fare lavoro di Comunità” ho intercettato un progetto che sarà realizzato a Cernusco. L’idea di “Accogli un cernuschese” offre lo spunto per un esempio di applicazione sul campo di argomenti teorici indagati da chi, come me, si occupa di lavoro sociale.
Fare Comunità
Il testo “Fare lavoro di Comunità” (Carocci, 2003) definisce
la Comunità come quell’insieme di soggetti che condividono significativi aspetti della propria esistenza e che sono in un rapporto di interdipendenza tra di loro; per questi motivi possono sviluppare un senso di appartenenza e intrattenere relazioni fiduciarie.
Verifichiamo intorno a noi, che la vita degli individui è sempre più influenzata da fattori macrosociali quali la globalizzazione e l’omologazione culturale e per questo la dimensione locale diviene fondamentale per ritrovarci.
A partire dalla nostra stessa Costituzione troviamo esplicitati questi concetti che a prima vista possono sembrarci ideali: l’art. 118 “riconosce ai cittadini il compito di contribuire alla costruzione della cosa pubblica attraverso l’utilizzo di poteri e responsabilità proprie e dirette”. Questo non significa liberare le istituzioni dalla responsabilità di adoperarsi per il bene della comunità ma costituire delle risorse per le stesse come opportunità di collaborazione.
PARTECIPARE perché?
E’ diffusa l’idea che partecipare rafforzi l’autostima e il senso di competenza personale; la maggiore consapevolezza dei problemi non è sinonimo di eliminazione del disagio ma ciò che fa la differenza è la capacità di governarlo e gestirlo. Attraverso la partecipazione si rafforza il senso di comunità, favorendo l’identificazione in un obiettivo comune al punto che si può sostenere che il livello di partecipazione rappresenta un indicatore dello stato di salute di una comunità.
La comunità può essere tuttavia intesa come problematica, infatti non tutte le relazioni che si instaurano con gli ambienti in cui si vive sono positive.
NON SOLO PROBLEMI MA RISORSE
Nonostante la presenza innegabile di problemi legati allo sviluppo della partecipazione da parte dei cittadini, cambiando l’ottica di osservazione gli stessi problemi possono diventare opportunità.
Non ci stiamo riferendo quindi a soggetti passivi, oggetto di cure da parte dei servizi, ma a cittadini attivi, attori sociali protagonisti della propria vita e costruttori della propria realtà.
E’ qui che si aggancia il progetto cernuschese…
Il PROGETTO ACCOGLI UN CERNUSCHESE. OBIETTIVO COMUNITA’!
“Accogli un cernuschese”, è un progetto di accoglienza e tutoraggio dei nuovi residenti in città, realizzato dal Comune di Cernusco sul Naviglio in partnership con Talenti in Circolo ed Eccemamma che non avrà alcun costo per l’Amministrazione poiché si basa sul puro volontariato di chi vorrà aderire.
Come funziona?
Ogni tre mesi i nuovi cittadini (stimati intorno agli 800 all’anno) verranno invitati ad un happening, dove incontreranno associazioni e istituzioni del territorio e potranno essere affiancati da una serie di famiglie cernuschesi che, in qualità di tutor, li aiuteranno a inserirsi nella comunità, stimolandoli a diventarne parte attiva.
Il Progetto si pone gli obiettivi di:
- Accogliere i nuovi arrivati permettendo loro di entrare rapidamente in contatto con persone, il ricco tessuto di associazioni della città, con le possibilità e i servizi che la città offre e stimolarli a contribuire da subito alla comunità accelerando il processo di inserimento, di creazione di legami comunitari, e consentendo di scoprire la città attraverso le relazioni personali e comunitarie più che attraverso la fornitura di semplici informazioni.
- Coinvolgere le associazioni cittadine in una logica di rete sperimentando un metodo di lavoro sinergico tra le associazioni cittadine e l’ente pubblico, in un’ottica di collaborazione che ha come obiettivo il costante miglioramento della qualità della vita della città.
Con quali strumenti?
- La lettera! Ogni tre mesi il Comune invia una lettera di invito alle famiglie appena arrivate in città per partecipare a un evento in loro onore.
Il primo evento sarà il 28 settembre 2013 e saranno invitate le famiglie arrivate nei precedenti 12 mesi. Dal secondo evento in poi (trimestrale) saranno invitate le famiglie arrivate a Cernusco nei tre mesi precedenti. L’evento trimestrale sarà un aperitivo che comincerà nel pomeriggio, dalle 16.30 in poi circa con animazioni ed eventuali momenti di intrattenimento per grandi e piccini. Saranno presenti rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni.
- Il libro dei “talenti”! Qui entra in gioco l’associazione Talenti in Circolo che chiederà ai nuovi arrivati di spiegare come e sulla base di che competenze/passioni/interessi vorranno contribuire concretamente alla vita della propria comunità.
- Le famiglie accoglienti! La risorsa più importante saranno le famiglie che volontariamente si metteranno a disposizione per accogliere una famiglia appena arrivata. Le associazioni organizzeranno un incontro specifico nel quale si discuterà e presenterà alle famiglie accoglienti il loro ruolo. In breve le attività potrebbero andare da un semplice invito a cena, al mettere in contatto con persone e associazioni della città di interesse per i nuovi arrivati, ad aiutare a risolvere problemi concreti come l’iscrizione alle scuole per i bambini o come fare il riciclo dei rifiuti.
Sul sito di Talenti in Circolo si trova il Form per partecipare come Famiglia accogliente.
- La guida di Cernusco! Una pubblicazione cartacea da distribuire ai nuovi arrivati con una sintesi dei principali servizi della città, ma anche con le 100 cose da fare/vedere/sperimentare/conoscere nella nostra città. Consultabile anche online.
L’idea mi piace ed è già stata sperimentata seppur con modalità diverse anche in altri Comuni, ora vedremo come risponderà Cernusco nell’essere Risorsa per la sua stessa Comunità.
STAY TUNED!
Silvia Di Pietro
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