Il Comune di Cernusco contro il femminicidio

Il Comune di Cernusco contro il femminicidio

stop femminicio webDal 17 luglio uno striscione campeggia sulla facciata della Villa Greppi di Cernusco, la sede del Comune. La scritta, STOP AL FEMMINICIDIO, sintetizza l’impegno della giunta Comincini in contrasto alla violenza maschile sulle donne. Lo striscione è una dichiarazione d’intenti che si concretizzano in azioni mirate ad un cambiamento culturale.  Rita Zecchini, assessora con delega alle Pari Opportunità, spiega che
“Innanzi tutto ci deve essere il riconoscimento politico del femminicidio e delle violenze di genere come fenomeni con una propria specificità. Poi occorre lavorare per una legislatura specifica e promuovere delle azioni di contrasto alla violenza e promuovendo l’uguaglianza di genere, l’educazione al rispetto e alla reciprocità per le nuove generazioni. Le azioni si devono realizzare nei territori con il coinvolgimento di tutti i soggetti che possono svolgere un ruolo attivo nel promuovere quel cambiamento culturale che è necessario perché il fenomeno della violenza sia sconfitto: penso alle scuole, alle associazioni, alle forze dell’ordine e a chi opera nell’ambito socio-sanitario”.
In questa ottica l’assessorato tenuto da Zecchini sta elaborando un progetto in cui tutti questi soggetti lavorino in rete per fare un intervento mirato e coordinato e per far conoscere alle donne i servizi, presenti sul territorio, che le tutelano. Servizi esistenti, come ricorda Zecchini:
“Lo Sportello donna del Comune da anni lavora in questo campo e offre un servizio di primo livello che accoglie e supporta le donne oltre ad inviarle verso servizi più specifici”.
Oltre allo Sportello donna, l’amministrazione ha approntato un canale di comunicazione attraverso il sito cernuscodonna.it, che oltre al tema specifico del contrasto alla violenza di genere mette in evidenza la forza, il valore e il protagonismo delle donne nella comunità (di Cernusco e non solo). C’è poi il piano educativo. In questi anni è stato anche avviato un lavoro nelle scuole:
“Abbiamo già realizzato, in collaborazione con l’UDI, dei progetti che hanno coinvolto gli studenti in prima persona per costruire consapevolezza e sconfiggere la violenza sul nascere toccando le corde profonde della relazione uomo-donna e nutrendola di concetti come rispetto, uguaglianza e amore. Dobbiamo proseguire questo percorso ampliandolo verso le scuole superiori e gli altri contesti di aggregazione giovanile”.
Lo striscione, conclude l’assessora, è “il primo atto di  una campagna di sensibilizzazione sul fenomeno che dovrà coinvolgere la città e i Comuni limitrofi”.
Post del 20 luglio 2013