La cultura maschilista sbarca al sabati pomeriggio di Rai Uno. Indignarsi è giusto e doveroso, stupirsi non ha senso

La cultura maschilista sbarca al sabati pomeriggio di Rai Uno. Indignarsi è giusto e doveroso, stupirsi non ha senso

“Ci sono una serie di stereotipi e di linguaggi che noi utilizziamo abitualmente senza renderci conto che riproducono le diseguaglianze di genere“. Era questo l’avvertimento di Lia Lombardi, presidente di Blimunde e sociologa dell’Università degli Studi di Milano, fatto solo qualche mese durante l’intervista a Cernuscodonna.it.
Parole che sono sempre di attualità: lo erano 20 anni fa e lo sono oggi. Ma assumono un significato ancora più importante dopo che sabato 18 marzo su Rai Uno durante “La vita in diretta” è andata in onda il dibattito dal titolo: “La minaccia arriva dall’est. Gli uomini preferiscono le straniere” con sottotitolo: “Sono rubamariti o mogli perfette”?.
A fare polemica in particolare è stato un cartello in cui venivano elencati i motivi per cui un uomo italiano dovrebbe scegliere una donna dell’est.
1) Sono tutte mamme, ma dopo aver partorito recuperano un fisico marmoreo
2) Sono sempre sexy, niente tute né pigiamoni
3) Perdonano il tradimento
4) Sono disposte a far comandare il loro uomo
5) Sono casalinghe perfette e fin da piccole imparano i lavori di casa
6) Non frignano, non si appiccicano e non mettono il broncio
La Rai ha deciso di chiudere il programma in modo immediato ma questo non cambia le cose. Il programma andato in onda sulla prima rete pubblica nazionale è infatti solo la punta dell’iceberg di una cultura maschilista profondamente radicata nella nostra società.
“Serve un salto culturale per sconfiggere la violenza di genere in tutte le sue forme – continuava Lia Lombardi nella sua intervista – Abbiamo delle ottime leggi contro le diseguaglianze di genere. Ma questo non basta perché c’è una cultura politica e istituzionale che non aiuta”. Il programma di Rai Uno è figlio di quella cultura.