Sesso e adolescenti un questionario Aied

L’Associazione Italiana per l’Educazione Demografica propone alle ragazze ed ai ragazzi tra i 13 ed i 19 anni di età un questionario finalizzato ad una migliore conoscenza del comportamento sessuale, degli stili di vita e delle aspirazioni dei giovani d’oggi.

L’obiettivo del questionario è aiutare l’Aied fornire un servizio migliore ai più giovani (per esempio visite specialistiche a basso costo, pillola del giorno dopo e preservativi, consulenza psicologica e sessuologica)

I dati raccolti verranno inoltre comparati con quelli di una indagine analoga realizzata dall’AIED nel 1986 e consentiranno quindi di comprendere meglio come si siano modificati i comportamenti e le aspirazioni dei ragazzi in questi 26 anni.

Il questionario è anonimo!

Clicca qui per compilare il questionario
 

Image: 'Pout'
www.flickr.com/photos/71753457@N00/2490975442
Found on flickrcc.net

Sing for your rights

SING FOR YOUR RIGHTS è il video realizzato nel 2012 da un gruppo di studenti e studentesse del liceo linguistico dell’ITSOS “M.Curie”, con finanziamente del Fondo provinciale milanese per la cooperazione internazionale nell’ambito del progetto Center for MDGs – Obiettivo del Millennio: 3 – Promuovere l’uguaglianza fra uomo e donna**

Il video:

Gli e le studenti scrivono:

Abbiamo aderito al progetto con l’entusiasmo del cuore, scegliendo senza  neppure bisogno di discussione di occuparci del terzo obiettivo: eliminare  le disparità di genere, in particolare nell’accesso all’istruzione  primaria.

Abbiamo poi molto lavorato e nutrito la testa e il cuore con  letture di romanzi e saggi, visione di film e documentari, navigazioni nella rete, discussioni e giochi didattici.

Abbiamo ascoltato relazioni di  compagni (in particolare quella sul velo islamico di Adile Caliskan e Faiza  Fayyaz), abbiamo fatto interviste in Inghilterra durante il nostro viaggio  studio e all’assessora alle Politiche sociali con delega alle Pari  Opportunità del Comune di Cernusco sul naviglio, Rita Zecchini.

Abbiamo  ascoltato la lezione del Prof. Marco Capovilla, fotoreporter e docente di  fotogiornalismo presso lo IULM sugli stereotipi femminili attraverso  l’analisi delle immagini proposte dai media.

Abbiamo contemporaneamente cercato di capire quale sia la situazione nei vari paesi del mondo su questa  importante questione ed abbiamo trovato elementi di disparità differenti nelle diverse aree geografiche.

Così mentre aumentavano le nostre conoscenze siamo riusciti anche a definire i nostri desideri e progetti di  vita e il video è il risultato di queste riflessioni.

“Sing for your rights” è quindi per noi immaginazione e progetto: a partire da una situazione di  incontro semplice e quotidiana a scuola con due studentesse inglesi che  rappresentano la vocazione del nostro indirizzo di studi al confronto e al dialogo interculturale, il potere evocativo del disegno dei simboli del  femminile e del maschile che si intrecciano ci trasporta in un buio ring da freestyle, dove si fronteggiano Eleonora e Cosimo, che rappresentano il  nostro desiderio di non aderire ad immagini di genere stereotipate e da  altri preconfezionate, il nostro progetto di disegnare il mondo, facendo  sentire le nostre voci.

**Center for MDGs coinvolge l’Italia (Umbria e Provincia di Milano), la Spagna (Andalusia), la Bulgaria, il Mozambico e numerosi attori dei territori interessati, con lo scopo di costruire una rete finalizzata a mobilitare un maggiore sostegno pubblico e partecipazione della società alle strategie e alle azioni concrete locali/globali di lotta alla povertà e per lo sviluppo umano sostenibile.

Adolescenti e sessualità

Sessualità ed esibizione del corpo in adolescenza e pre-adolescenza. Se ne parla con MARINA MARIANI, formatrice e counsellor, esperta in metodologie biografiche, a partire dal libro di Marida Lombardo Pijola “Ho 12 anni, faccio la cubista, mi chiamano principessa. Storie di bulli, lolite e altri bimbi”.

Dove e quando: 6 ottobre 2012, ore 16-18, Biblioteca civica ”Lino Penati” di Cernusco sul Naviglio, via Cavour

Organizza: Libera università delle donne di Cernusco sul Naviglio

Leggi tutto

Ho un problema con il cibo?

Nicla è una ragazza che si sente cicciotella e insegue una dieta via l’altra. Quando un’amica insinua il sospetto di avere qualche problema con il cibo, decide di rivolgersi a qualcuno e scrive allo Sportello donna.

Buongiorno
sono una ragazza di quasi 22 anni e ho pensato di scrivere a questo sito perché nell’ultimo periodo non riesco a capire se ho un problema con il cibo. Sono anni che cerco di mettermi a dieta, perché sono un po’ cicciottella e non mi piaccio molto, ma poi va sempre a finire che non resisto e mangio tutto insieme (dolci, salato,…) senza quasi rendermene conto e poi allora mi rimetto a dieta e avanti così senza ottenere alcun risultato.
Non ne ho mai parlato con nessuno e non ho mai pensato che fosse un problema, ma non molto tempo fa un’amica, più grande di me, se ne è accorta e mi ha detto che secondo lei io ‘ho un problema con il cibo’.
Lì per lì, io mi sono molto arrabbiata e le ho detto che si sbagliava, che non si doveva permettere di dire una cosa del genere; poi però le sue parole continuavano a tornarmi in mente come un pensiero fisso e adesso non sono più così sicura che lei si sbagliasse. Non lo so se ha veramente ragione lei, se ho veramente un problema con il cibo, però vorrei capirlo… forse parlarne con una psicologa potrebbe essere una soluzione. Grazie.
Nicla

Buongiorno Nicla

la tua mi sembra proprio un’ottima idea! Le informazioni che mi hai raccontato sono poche e generiche per poter rispondere con certezza al tuo quesito, infatti per fornire una risposta seria ed esaustiva è necessario effettuare una valutazione che vada ad esplorare alcuni aspetti della tua vita, attraverso domande specifiche e mirate.

I pochissimi dati che mi hai fornito, sono sufficienti per far si che io rinforzi assolutamente un contatto con un esperto per approfondire e cogliere il significato di questo meccanismo che agisci intorno all’area del cibo.

La tua reazione iniziale di negazione, dopo quanto detto dalla tua amica, è assolutamente fisiologica, proprio perché quello che hai ascoltato da lei non era ‘gradevole’, per cui la prima modalità che la nostra mente ha di rispondere, in situazioni di questo tipo, è ‘no, non è vero’.

Successivamente trascorso un tempo iniziale di rifiuto e rabbia per l’affermazione della tua amica, segue un’altra reazione che ti permettere di chiederti se hai un problema e di sviluppare in te la motivazione per chiedere aiuto.

Ricorda che esistono diversi tipi di problematiche connesse all’alimentazione, infatti oltre alle patologie più complesse, come l’anoressia e la bulimia, esistono forme di malessere più sfumate e meno cronicizzate che producono comunque uno stato di sofferenza e talvolta possono essere invalidanti per la vita quotidiana della persona.

Se desideri una risposta più approfondita, contattami presso lo Sportello Donna di Cernusco S/N.
Puoi richiedere un appuntamento tutti i giovedì dalle ore 16.00 alle ore 19.00 telefonando oppure recandoti di persona. Il mio giorno di ricevimento è il venerdì dalle ore 15.00 alle ore 19.00. Grazie

 Dott.ssa Chiara Bertonati