Eredità della casa e asse ereditario

Io e mio marito abbiamo acquistato casa insieme, in proprietà di due terzi di lui e un terzo mio (come scritto sul rogito). Poi ci siamo sposati in regime di comunione dei beni. Mio marito ha un figlio nato prima del nostro matrimonio, mentre io non ho figli ma i miei genitori in vita e dei fratelli. Insieme non abbiamo avuto figli. In caso di decesso di uno dei due, come sarebbe suddivisa l’eredità della casa? Il vedovo o la vedova potrebbe continuare a viverci? Antonia

Gentilissima Signora Antonia,

innanzitutto, preciso che i beni acquistati prima del matrimonio rimangono di proprietà esclusiva del coniuge e non entrano a far parte del regime di comunione dei beni.

Nella fattispecie da Lei prospettata, l’asse ereditario di ogni coniuge è costituito dalla rispettiva quota di proprietà dell’immobile, vale a dire quota di 2/3 della casa familiare in caso di decesso del marito e 1/3 della casa familiare in caso di decesso della moglie.

In particolare: ove dovesse venire meno il marito, eredi legittimi sarebbero il figlio nella misura di 1/2 e il coniuge nella misura di 1/2, ovviamente limitatamente alla quota di proprietà di spettanza del marito.

Nell’ipotesi in cui dovesse mancare la moglie, invece, eredi sarebbero il marito nella misura di 2/3 mentre i genitori e i fratelli (in percentuali differenti tra loro) nella quota di 1/3, sempre considerando unicamente la quota di proprietà della moglie.

Preciso, infine, che al coniuge è riservato il diritto di abitazione della casa familiare (art. 540 c.c.).

Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento e porgo i miei migliori saluti

Avv. DM
 
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