Si dice spesso che l’Italia, il paese col maggior numero di patrimoni dell’Unesco, potrebbe vivere solo di turismo e che il 2014 dovrebbe essere un anno di crescita, che riporterà il PIL turistico al di sopra dei livelli del 2012.
Dal punto di vista professionale le donne in questo settore occupano il 60% dei posti di lavoro nell’ accoglienza e nella cura dell’ospite, ma svolgono solo il 33,8% nei ruoli dirigenziali.
Come turiste invece, decidono le vacanze per la famiglia, spesso viaggiano senza compagno, con amiche oppure da sole con i propri figli. Questo nuovo modo di concepire il viaggio ha fatto nascere associazioni e servizi che prima non esistevano: agenzie di viaggio specializzate, siti internet e forum.
Le donne che viaggiano mettono in evidenza mancanze, prima fra tutte l’assenza di sicurezza e di conseguenza la necessità di protezione.
A questo proposito l’India, dopo le notizie sulle frequenti aggressioni sulle donne e gli stupri, ha perso il 35% delle turiste, comportando oltretutto un danno economico notevole all’ex colonia inglese.
Il “ turismo responsabile di genere” è una importante novità, ben rappresentata dal Gender Responsible Tourism http://www.g-r-t.org/, un’associazione che ritiene che le donne abbiano un grosso potenziale da spendere in campo turistico: “Perché le donne si coniugano perfettamente con tutto ciò che riguarda il turismo. Sono creative, sensibili, costruttive. E dato che, mediamente, guadagnano meno degli uomini e, in alcuni Paesi, soffrono importanti discriminazioni, ho pensato che puntare sul turismo per dare loro un’opportunità di vita migliore sarebbe stato uno strumento concreto”, commenta la responsabile Iaia Pedemonte.
Parlare di turismo al femminile, potrebbe essere prima di tutto un’occasione per discutere su un tema dalle grandi potenzialità, in modo da rafforzare le pari opportunità e l’occupazione, e quindi lo sviluppo sociale e non solo quello economico.
Di turismo responsabile di genere se ne è cominciato a parlare già dal 2012 alla più grande fiera mondiale del turismo, la World Travel Market http://www.wtmlondon.com/, e se ne parla anche in Italia ogni anno al Festival di It.a.cà http://www.festivalitaca.net/, manifestazione dedicata ai viaggi e al tempo libero di migranti e viaggiatori, da cui abbiamo tratto l’immagine che appare in questo articolo.