8 marzo. 10mila persone si prese Milano per una giornata di protesta e sensibilizzazione contro ogni violenza di genere

8 marzo. 10mila persone si prese Milano per una giornata di protesta e sensibilizzazione contro ogni violenza di genere

10mila persone in piazza a Milano. Milioni di altre sparse in tutto il mondo. E’ stato un 8 marzo partecipato grazie alla mobilitazione spontanea del movimento “Non una di meno” e allo sciopero a cui hanno preso parte tantissime donne. Unico obiettivo: sensibilizzare la società sui problemi legati a tutte le forme di discriminazione delle donne, dalla violenza di genere alla negazione dei diritti nel mondo della scuola e del lavoro.
Nel capoluogo lombardo la giornata è iniziata al mattino con il corteo che attraversato la città da piazza Cairoli fino al palazzo della regione. Tanti gli slogan urlati e scritti sugli striscioni. Da “Le strade libere le fanno le donne che le attraversano” a “Women’s rights are human rights, human rights are women’s rights”.
Durante il corteo ci sono state azioni mirate: una contro la catena di negozi “Zara” accusata di stereotipare il corpo delle donne. Un altro blitz pacifico organizzato dall’Usb ha preso di mira l’ospedale Fatebenefratelli per protestare contro l’obiezione di coscienza, una scelta di molti medici che secondo i manifestanti toglie libertà alle donne.
Nel pomeriggio dalle 18 in poi c’è stato un altro corteo davanti al Palazzo Pirelli, sede del consiglio regionale della Lombardia. Ma per tutto il giorno eventi iniziative si sono susseguite in tutta la città. Come in piazza Duomo dove è stata organizzata una maratona no stop tra letture, incontri e dibattiti. Infine chiunque volesse lanciare un messaggio contro la discriminazione della donna ho potuto scrivere un suo pensiero sul maxi telone portato davanti al Duomo. Una giornata di sensibilizzazione e di protesta, tanti cortei colorati e rumorosi ma senza nessun momento di tensione.