Con l’espressione violenza di genere intendiamo ogni forma di violenza e discriminazione a causa del sesso, generalmente messa in atto dagli uomini contro le donne, in quanto donne. Sebbene studi recenti dimostrino che è in diffusione anche il fenomeno contrario, in questo articolo terremo in considerazione la manifestazione originaria, riguardante la discriminazione verso le donne.
Gli atti di violenza di genere includono violenza fisica, violenza sessuale, violenza psicologica, violenza domestica, traffico sessuale, pratiche dannose come la mutilazione genitale femminile, il matrimonio forzato o precoce, la prostituzione forzata, le molestie sessuali e lo sfruttamento sessuale.
Sebbene la violenza fisica o sessuale siano spesso le forme più immediatamente identificabili di violenza di genere, è considera violenza di genere anche la violenza strutturale che deriva da pratiche, leggi e tradizioni legate al genere. Esempi di violenza strutturale includono leggi che impediscono alle donne di possedere o ereditare proprietà e la povertà endemica che porta donne e ragazze a scambiare sesso con beni di prima necessità.
La violenza di genere tende ad essere mediata da fattori quali età, religione, classe e disabilità. La guerra, in particolare, aggrava la violenza di genere.
Alcune forme di violenza di genere colpiscono specificamente i minori, come la violenza contro le ragazze a scuola da parte di insegnanti o alunni, comprese le molestie sessuali. Ciò può portare alla loro esclusione dalla scuola a causa di stigma, gravidanza o complicazioni di salute. Di conseguenza, la capacità delle ragazze di apprendere e di trarre beneficio dall’istruzione è ridotta. La violenza di genere è a tutti gli effetti una violazione dei diritti umani. Questo accade soprattutto nei paesi del mondo meno sviluppati, dove non ci sono leggi a tutela delle donne e dove il divario di genere è molto alto.
La violenza di genere è indissolubilmente legata alle norme di genere e alle relazioni di potere ineguali presenti in ogni società. La violenza contro le donne è una delle manifestazioni più comuni di queste disuguaglianze.
Sebbene anche uomini e ragazzi siano vittime della violenza di genere, questa ha un effetto sproporzionato sulle donne e sulle ragazze, che hanno molte più probabilità di subire discriminazioni.
Facciamo chiarezza sui termini che vengono più spesso usati quando si parla di violenza di genere:
Genere: le differenze sociali tra maschi e femmine che vengono culturalmente apprese. Il genere fa riferimento alle caratteristiche femminili e maschili che non derivano tanto dalle funzioni biologiche quanto da generalizzazioni basate su tradizioni, abitudini culturali, credenze popolari o religiose.
Sebbene profondamente radicati in ogni cultura, i concetti di genere sono mutevoli e presentano ampie variazioni sia all’interno che tra le culture. Il genere determina i ruoli, le responsabilità, le opportunità, i privilegi, le aspettative e le limitazioni per uomini e donne in qualsiasi cultura.
Violenza basata sul genere: un termine generico per qualsiasi atto dannoso perpetrato contro la volontà di una persona, sulla base di differenze (di genere) socialmente attribuite tra maschi e femmine.
Violenza domestica: l’abuso fisico, verbale, emotivo, psicologico e/o sessuale di una donna da parte del suo partner o coniuge. Questo tipo di violenza di genere può comportare l’uso di parole e atti minacciosi o intimidatori, aggressione, uso di un’arma, stupro, reclusione, controllo finanziario, crudeltà verso la donna in questione o verso altre persone e cose a cui tiene, linguaggio offensivo o umiliante.
Sfruttamento e abuso sessuale: qualsiasi abuso dove viene sfruttata una posizione di vulnerabilità, una differenza di potere o dove viene utilizzata una relazione di fiducia per scopi sessuali. Si intende ogni tipo di contatto sessuale non consensuale.
Abuso sessuale è l’intrusione fisica di natura sessuale, effettiva o minacciata, sia con la forza che in condizioni ineguali o coercitive. L’abuso può includere il rifiuto di utilizzare metodi contraccettivi, causare deliberatamente dolore fisico al partner durante i rapporti sessuali, contagiare deliberatamente il partner con malattie infettive, utilizzare oggetti, giochi o altre cose che causano dolore o umiliazione senza il consenso del partner.
Stupro: un atto/ rapporto sessuale non consensuale. Ciò può includere l’invasione di qualsiasi parte del corpo con un organo sessuale e/o l’invasione dell’apertura genitale o anale con qualsiasi oggetto o parte del corpo. Lo stupro implica l’uso della forza, la minaccia di forza e/o la coercizione.
Lo stupro di donne e di uomini è spesso utilizzato come arma di guerra, come forma di attacco al nemico, per punire le donne che trasgrediscono i codici sociali o morali.
Lo stupro può includere:
- Stupro di una donna/uomo adulta/o;
- Stupro di minore, compreso l’incesto;
- Stupro di gruppo, se c’è più di un aggressore;
- Stupro coniugale, tra marito e moglie.
Si chiama stupro quando:
- manca il consenso di una delle persone che partecipa all’atto sessuale;
- il consenso viene ottenuto con l’utilizzo della forza fisica, della coercizione, di inganni o minacce;
- la vittima è incapace di intendere;
- la vittima non è completamente cosciente (per uso volontario o involontario di alcool e/o droghe);
- la vittima è addormentata o incosciente.
Quando l’aggressore tenta, ma non completa, l’atto sessuale non consensuale parliamo di tentato stupro. La violenza che sfocia in un tentato stupro può avere sulle vittime lo stesso impatto di uno stupro con penetrazione completa.
Violenza sessuale: l’intrusione fisica di natura sessuale, effettiva o minacciata, sia con la forza che in condizioni ineguali o coercitive. È un termine molto generico che include qualsiasi attività sessuale con una persona che non voglia o sia impossibilitata a consentire all’atto sessuale a causa di alcool, droga o altre situazioni.
La violenza sessuale include:
- qualsiasi contatto sessuale indesiderato;
- l’esposizione non voluta e non gradita ad un corpo nudo;
- l’abuso sessuale;
- l’incesto;
- lo stupro;
- la molestia sessuale;
- atti sessuali su clienti o dipendenti perpetrati da figure professionali con cui viene instaurata una relazione di potere e/o di fiducia.
Se ti ritrovi in una delle condizione sopra descritte, se stai vivendo una condizione di violenza, non isolarti, non sei sola, c’è chi può e vuole aiutarti.
Contatta uno dei centri antiviolenza del tuo territorio.
Sul territorio Adda Martesana puoi ad esempio contattare la rete antiviolenza V.I.O.L.A.
Contatti:
- 3931667083 – negli orari di apertura del Centro
- 1522 – numero nazionale attivo h 24/7
Articolo a cura di
Dott.ssa Noemi Sirtori, psicologa presso Spazio Donna.