Grigio

Grigio

Il cielo respirava un canto mite
lento
Muovendo piano il velo
già grigio
di un tenero tiepido mattino.
 
Soffiava piano, carezze gentili
su frotte di spighe ripiene di sole
E mormorava, voce sottile
fra betulle gracili e stonate
sul canto allegro dei fringuelli.
 
Così vibravano, al vento
sui fusti esili e chiari
le chiome folte, d’argento:
Come i cuori incauti e speranzosi
che allora avevamo in petto.
 
Palpitavano anch’esse,
cuori in cielo
E lui le vide, tanto belle
ma altrettanto ingenue
fragili e leggere
 
Così si sciolse in lacrime, il cielo
in un sussurro fine
sommesso
E pianse a lungo, fino a spargere
anche i suoi ultimi caldi umori.
 
Si piegarono, le spighe
Si quietarono, i rami
E si sparsero, col vento
nell’aria umida di pioggia
anche le nostre, brevi
già remote emozioni.
 
Sabrina Calzia
Immagine ‘pink floyd:empty spaces
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