Per dire no alla violenza di genere scendono in campo le donne di Roma: a San Lorenzo il torneo di calcio contro il femminicidio

Un’iniziativa lontana centinaia di chilometri da Cernusco sul Naviglio, ma non per questo meno significativa; perché quando si parla di lotta alla violenza di genere non esiste nord, sud, città o periferia.
Il 18 luglio scorso al quartiere San Lorenzo di Roma si è svolto il 1° torneo di calcio a 5 contro il femminicidio e l’omofobia. Un torneo, organizzato grazie alla generosità di tante realtà sportive ma anche politiche come l’Anpi, che è riuscita a coinvolgere 80 atlete più centinaia di spettatori. “L’unico possesso che ci piace è quello di palla”, questo lo slogan per spiegare il senso dell’iniziativa.  
“Abbiamo deciso di organizzare questo torneo perché viviamo in una società dove purtroppo le differenze di genere sono sempre più rimarcate – spiega Nora Inwinkl una delle organizzatrici – Ogni giorno c’è da fare un lavoro nel riconoscimento delle parità dei diritti e delle opportunità. Io sono donna e sono fiera di esserla e non voglio essere uguale a un uomo ma vogliamo le stesse libertà e gli stessi diritti”.
Una manifestazione sportiva locale che tuttavia fa bene alle donne (e agli uomini) di tutta Italia. Questo il video dell’iniziativa.

Hockey Cernusco: FORZA RAGAZZE!!!

Debutto casalingo domenica 19 ottobre in A1 dopo due anni di purgatorio in A2 per le ragazze dell’Hockey Cernusco: non sarà per niente facile perché dovranno giocare  contro le temibili avversarie del Cus Pisa che l’anno scorso sono arrivate ai Play Off e quest’anno puntano allo scudetto.
Ma le ragazze di Cernusco non hanno certo paura come ha dichiarato Lorenza di Guardo, storica ex giocatrice dell’Hockey Cernusco e attuale responsabile della squadra:

“quest’anno abbiamo una squadra molto competitiva in grado di arrivare ai Play Off e tutto questo senza avere uno sponsor e con risorse economiche ridotte al lumicino.
Speriamo naturalmente di trovare al più presto un’azienda che creda in noi ma nel frattempo ce la caviamo benissimo con le nostre 24 ragazze, di cui cinque sono straniere”.

E che le ragazze dell’Hockey Cernusco siano a loro agio con i Play Off lo dimostra la vittoria del maggio scorso dove sono arrivate prime nel girone di fuoco  che comprendeva il Cus Padova, l’Hc Suelli e l’Ht Bologna e dove hanno conquistato l’unico posto in palio per il massimo campionato italiano.
 

Calcio in rosa. Al torneo estivo due squadre in semifinale

Il calcio femminile delle squadre della Martesana vince, e si fa seguire, parallelamente ai Mondiali. Forza ragazze quindi!!!
Gli ottimi risultati infatti, ottenuti nella passata stagione primaverile, hanno portato in semifinale due squadre, la Polisportiva Carugate A e la Speranza Agrate,  che ancora una volta portano in alto la bandiera della Martesana del calcio in rosa.

Sono dunque Polisportiva Carugate A e Speranza di  Agrate ad essere in semifinale Prestige  che incontreranno rispettivamente le squadre La Traccia e La Resurrezione.

Il derby è previsto per il 12 luglio e sarà sicuramente avvincente.

Il cammino di queste squadre, la programmazione estiva, ed anche le partite precedenti, si possono seguire su “calcio in rosa“.

La maratona del Naviglio: da Cernusco a New York in rosa

Il paragone con New York è sicuramente ambizioso, ma le cernuschesi (e i cernuschesi), dopo 18 anni di maratone lungo il naviglio non hanno certo paura di sfigurare rispetto agli amici di oltre oceano e stanno mettendo in piedi una vera gara di solidarietà per il 18 Maggio 2014.

200 atlete provenienti da tutta Italia calzeranno gli scarpini per cimentarsi lungo i 21 km della mezza maratona ma molte di più approfitteranno della bella giornata di sole per alternare corsa e camminata lungo la Martesana facendo  fit-walking, cioè la classica passeggiata nel verde.

Il percorso parte dal Centro Sportivo di Via Buonarroti, si snoda lungo l’argine del Naviglio Martesana, nel fantastico polmone verde situato tra Vimodrone e Gorgonzola.

Atletica Cernusco e Sezione Lions di Cernusco, che da 18 anni organizzano la manifestazione, hanno l’obiettivo benefico di devolvere interamente gli incassi delle iscrizioni a iniziative di solidarietà e di impegno sociale.
Nelle ultime due edizioni i 30.000 € incassati sono stati destinati alla Caritas di Pioltello e Cernusco per un progetto di sostegno alle famiglie in difficoltà e ai Centri Sportivi della Martesana. Si sono così potuti acquistare 15 Defibrillatori Cardiaci e un Ecografo Pediatrico per l’Ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio.
Quest’anno tutti gli incassi verranno utilizzati per il Centro di Aiuto alla Vita di Cernusco e per un altro Ecografo.

Nel 2013 hanno partecipato circa 500 bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie insieme alle loro mamme su un totale di circa 3000 atleti e quest’anno si spera di superare questo già ambizioso obiettivo.
L’iscrizione costa 15 € per gli adulti e 5 € fino ai 14 anni e permetterà anche di partecipare all’estrazione di ricchi premi tra cui spicca il biglietto areo per New York.

Per iscrizioni e regolamento:www.maratonadelnaviglio.it

Borsa dello sport forza ragazze

Nonostante le difficoltà economiche degli ultimi anni, l’amministrazione comunale di Cernusco conferma e aumenta le risorse per la “Borsa dello sport”.

FORZA RAGAZZE!!

“Borsa dello sport”, è il bando con cui i genitori possono richiedere un contributo per  sostenere le spese per l’attività sportiva dei propri figli e delle proprie figlie.

Potranno partecipare al bando i genitori i cui figli abbiano, entro il 31 dicembre 2013, un’età compresa tra i 6 ed i 17 anni, che il nucleo familiare sia residente in città e che possegga un valore ISEE uguale o  inferiore a 16.000 euro. Il contributo massimo erogato sarà di 200 euro a ragazzo/a e 500 euro a famiglia  o, in ogni caso, pari al 40% del costo sostenuto dalle famiglie per l’iscrizione ai corsi per attività motorie  che si svolgeranno nell’anno scolastico/sportivo 2013-2014.
I contributi saranno assegnati, fino ad esaurimento delle risorse disponibili, in base ad una graduatoria in cui sarà data priorità a: valore ISEE più basso, numero di figli, nuclei con un solo genitore o con genitore cassintegrato o disoccupato. Il bando sarà pubblicato il 4 novembre su www.comune.cernuscosulnaviglio.mi.it mentre l’ultimo giorno utile per presentare la domanda sarà il 2 dicembre. Quest’anno il budget a disposizione è di 6.000 contro i 4.000 di un anno fa ed i circa 2.000 della prima edizione.

“un aiuto diretto agli atleti”, dichiara L’Assessore allo Sport  Ermanno Zacchetti, che si aggiunge alla concessione a costi contenuti  delle strutture comunali per lo svolgimento delle attività sportive.

 

Image: 'Ball games'
www.flickr.com/photos/35168673@N03/3792434047
Found on flickrcc.net

Riprendono gli allenamenti delle Furie

Sono ripresi ad ottobre gli allenamenti della squadra di football femminile di Cernusco, le Furie.

Le Furie sono come le formiche rosse come quando, travolte dall’acqua, formano una palla compatta al centro, grazie a cui possono continuare a respirare e sopravvivere.

Così le descrive Sergio Doria, fotografo e, da settembre, team manager della squadra.

In questo spirito di squadra così forte incarnano in modo più genuino lo spirito del football.

Nello scorso luglio le Furie avevano giocato la finale del campionato femminile di football americano. Purtroppo la vittoria è andata alle avversarie, anche a causa dell’infortunio di Giorgia Jet Pezza.
La scorsa stagione, tuttavia, è stata piena di risultati positivi e di primati. E’ grazie alla loro energia e al loro impegno che la federazione ha deciso di organizzare un campionato.
Oggi, passato un anno, ci sono 8-9 squadre che vogliono partecipare al CIFAF 2014 e il movimento femminile è in decisa crescita.
Per informazioni contattate la società sportiva all’indirizzo info@daemonsfootball.com http://www.daemonsfootball.com/2013/

 

Football, l'altra metà del campo è a Cernusco

Si allenano a Cernusco Le Furie, la squadra femminile di football americano con più primati nella storia del football italiano. Una storia recente, a dire il vero. Si concluderà infatti il 6 luglio a Ferrara il primo Campionato nazionale di football femminile, sotto l’egida della Federazione italiana di American football. Proprio a Cernusco si è svolta la sua prima giornata, il 28 aprile scorso.
E’ in questa prima giornata di Campionato che Le Furie hanno segnato il primo touchdown nella storia del football italiano femminile. E’ stata Alice Menaballi a portare il pallone nell’area di meta. Non è l’unico primato delle Furie. In squadra gioca anche Giorgia Pezza, rinominata Giorgia jet per la velocità di gioco, che vanta il più alto numero di touchdwon  nel torneo. Con Beatrice Carminati, la seconda in questa classifica di touchdown segnati. Ed inoltre, per le Furie: prima azione offensiva, primo intercetto (azione difensiva spettacolare), prime anche nella classifica marcatori con due atlete.
Con 3 vittorie, con i 104 punti segnati in quattro partite e con il primato nella classifica marcatori che vede al comando due atlete del team di attacco delle Furie, la squadra di Cernusco procede spedita verso la vittoria del Campionato. Con l’ambizione di entrare nella squadra nazionale, in via di formazione.
Le giocatrici delle Furie si contendono il ruolo in nazionale con quelle delle altre squadre ammesse al Campionato italiano (per accedere al Campionato sono necessarie almeno 15 componentri).  Sono 5 in tutta Italia, con sede a Cernusco, Busto Arsizio, Bologna, Ferrara/Roma, Pescara. Solo 5 squadre, a fronte di un impegno economico non indifferente per le società sportive, visto che soltanto il costo dell’attrezzatura si aggira intorno ai 300 euro per atleta, senza contare le trasferte.
Le Furie fanno parte della Società Sportiva Martesana di Cernusco sul Naviglio, da anni attiva nei campionati maschili di serie A1 IFL, A2 LENAF, Under19 e Flag con la squadra Daemons.
La volontà di promuovere e far conoscere il football americano in Italia ha spinto la Società sportiva di Cernusco ad aprire il campo all’altrà metà del cielo. “L’altra metà del campo” a Cernusco è nata anche grazie alla passione per questo sport condivisa da fratello e sorella. Cioè di Valeria Vismara, capitana delle Furie, e il fratello Alessandro, che dei Daemons è il quarterback (chi fa applicare gli schemi di gioco durante la partita). Valeria si allenava con un gruppo di ragazze a Novara. Poi hanno provato a fondare una squadra a Milano, Le Vichinghe, ma il progetto non è andato in porto. Ora con Le Furie ce l’hanno fatta, con il primo allenamento datato 12 gennaio 2012 (Alessandro è anche uno dei 3 allenatori).
Sabato 15 e domenica 16 Le Furie si sono esibite al Festival dello Sport di Monza, evento che si svolge nell’area paddock dell’Autodromo Nazionale di Monza. In questa occasione hanno giocato una partita dimostrativa e sono state disponibili insieme ai Daemons per fare provare agli spettatori l’emozione di indossare casco e paraspalle e scendere in campo per un’azione di gioco.
Andremo presto a trovarle per conoscerle meglio.
 
E.C.
In foto Beatrice Carminati – Foto di Sergio Doria

Softball a Cernusco con la Sharks Softball Team

Sharks, squali. Squale, anzi, visto che si tratta di una squadra femminile. Sharks Softball Team è il nome della squadra di softball di Cernusco sul Naviglio, che nasce nel 2008 per iniziativa delle allenatrici Valeria Rampoldi e Valentina Sironi, cui si aggiunge in seguito Marie Tourgot. Le coach sono determinate a sviluppare l’attività del softball a Cernusco con un’attenzione particolare verso le giovani.

Il nuovo campo di gioco, ottenuto grazie alla loro determinazione e all’impegno del Comune di Cernusco, è stato inaugurato il 17 marzo scorso. Qui le foto dell’inaugurazione. La questione del campo non è scontata. E’ difficile averne uno: non si può improvvisare, ha un costo e richiede continua manutenzione. Per averlo devi mettere insieme un piccolo movimento.

Con il passaparola e il volantinaggio Valeria & Co sono riuscite a formare una bella squadra. La Sharks Softball Team, che aderisce alla Federazione baseball e softball ed è attiva a livello agonistico, comprende infatti il minibaseball (misto, 6-10 anni), le cadette (13-15 anni), la serie B (16-60 anni).

Gli allenamenti si volgono due volte a settimana per due ore l’uno, le gare si tengono una volta a settimana (se piove non si gioca: il campo da softball è all’aperto). La squadra ha un blog con notizie e appuntamenti.

104_1060Il softball è molto simile al baseball (vedremo in un prossimo post in cosa ne differisce). Chi batte la palla con la mazza è della squadra avversaria a quella della lanciatrice. La prima è in attacco e la seconda è in difesa. Chi batte deve correre in base prima che la pallina arrivi in base (giocata dalla squadra in difesa), a meno che la palla non venga presa al volo (allora è out automatico).

A livello agonistico, il softball è uno sport solo femminile, mentre a livello amatoriale le squadre sono miste.

E’ uno sport che appassiona e diverte tante donne di ogni età. Chiediamo a Valeria Rampoldi cosa è richiesto alle atlete:

L’allenamento consiste in un riscaldamento, che comporta una preparazione atletica (corsa, scatti, stretching), e nella preparazione tecnica: tiro, presa e battuta. Tutti imparano tutto. Lanciatore e ricevitore (lanciatrice e ricevitrice) aggiungono una preparazione particolare.

Il softball è uno sport che tutte possono praticare. Richiede in particolare concentrazione e velocità.

E’ uno sport che richiede un corpo atletico e capacità di reazione: bisogna saper scattare con rapidità. E’ uno sport di squadra, ma quando la squadra è in attacco sei da sola contro tutti. E’ anche uno sport di strategia: ci vuole molto la testa, bisogna essere molto presenti.

Avvincente, emozionante, ma poco diffuso. Perché?

Le ragazze di oggi sono “principesse”, nel senso che pensano molto all’aspetto fisico ma sono poco attratte dallo sport. Molte vanno a fare pallavolo, perché la praticano già a scuola. Sul softball c’è poca visiblità. Facciamo fatica a trovare le ragazze.

L’aspirazione delle Sharks?

divertirci e fare del nostro meglio!

Eleonora Cirant

Crediti fotografie: Sharks Softball Team

Successo per il 1° Trofeo Moroni

E’ riuscita alla grande la prima riunione pugilistica tutta al femminile nella boxe italiana. Si è svolta con successo il 9 marzo scorso la prima edizione del Trofeo Moroni, organizzato dalla Palestra The Ring nella palestra di Cassina de Pecchi. Ospiti un parterre degno di un titolo mondiale: due campionesse del mondo, una campionessa europea, il sindaco, 2 tv locali, collegamento con emittenti radio, diversi giornalisti di testate importanti e decine di fotografi.

Le più forti atlete della Lombardia, delle quali 6 vincitrici di vari tornei nazionali o regionali, si sono confrontate con 7 pari peso provenienti da Veneto, Liguria, Emilia e Umbria, anche loro vincitrici di confronti importanti e quasi tutte ragazze di prima serie nazionale. Sono state le lombarde ad avere la meglio.

Vissia Trovato e Valentina CalzavaraDei 7 match, il più atteso ed emozionante è stato tra la padrona di casa Vissia Trovato (The Ring), fenomeno emergente della boxe femminile lombarda, e la giovane atleta veneta Valentina Calzavara (Union boxe Mestre). La Calzavara si è presentata preparatissima e vogliosa di prendersi la rivincita dopo l’incontro di dicembre a Mestre, da cui era uscita sconfitta. Niente da fare neanche questa volta: vince il match la squadra lombarda con 4 punti a 3.

Sul ring Vissia Trovato, “la rossa leonessa” è una versione di un Tyson di 56 kg brevilinea, braccia e gambe forti, ganci pesanti e un’abilità nello schivare rarissima; Valentina Calzavara, fisico perfetto per la boxe, alta, gambe asciutte, spalle e braccia toniche, scaglia centinai di colpi senza mai calare e incassa qualsiasi colpo senza mostrare il minimo turbamento, un’avversaria pericolosa per chiunque. Veramente lode ad entrambe le ragazze, hanno fatto onore alla boxe femminile dando dimostrazione di tecnica, coraggio e tattica. Vissia raggiante dice dopo l’incontro:

Sono felicissima del mio incontro, ho dato il meglio di me, conoscevo l’avversaria e sapevo che avrebbe dato tutto per riprendersi la vittoria, ma ho avuto la fortuna di prepararmi con delle compagne d’allenamento fuori dal comune e dire forti è un eufemismo

Le compagne d’allenamento di Vissia sono state Simona Galassi e Loredana Piazza numero 13 al mondo e sfidante al titolo mondiale a Tokyo tra un mese. Commento di Vissia:

La cosa che mi ha davvero inorgoglito è stato vedere che Loredana mi ha trovato così all’altezza di confrontarmi con lei sul ring che per allenarsi si è fatta 320 km per fare sparring con me, ma ti rendi conto? Una sfidante al titolo che mi fa l’onore di farmi sentire brava abbastanza di potere simulare la campionessa del mondo. Io di professione sono cantante Blues ed è come se BB king mi chiedesse di provare qualche pezzo mentre lui suona… a proposito tra poco esce il mio primo disco, non è detto che in copertina non metta un paio di guantoni da cui escono due microfoni…”

In bocca al lupo Vissia!

Vissia Trovato e Alfredo Farace

   Viscanta2

Pugilato femminile, intervista a Vissia Trovato

Vissia Trovato è una delle altete che partecipa alla prima riunione pugilistica “100% donna” nella storia della boxe italiana: il Trofeo Moroni, che si svolge in occasione della Giornata internazionale della donna 2013 a Cassina de’ Pecchi, organizzato dalla Palestra The Ring con patrocinio del Comune e della Federazione pugilistica italiana.

Cantante blues e maestra di canto, Vissia Trovato, che abbiamo intervistato per cernuscodonna.it, è anche un’inteprete d’eccezione della “nobile arte” del pugilato. Uno sport che rappresenta molto la vita, dice Vissia, e che può insegnare a conoscere i propri limiti e le proprie paure.

In che modo tirare pugni aiuta a conoscere se stesse?

Perché ti devi mettere nell’idea che li puoi tirare ma li puoi anche ricevere.

La boxe è un allenamento principalmente a confrontarti con i tuoi limiti, le tue paure, il modo in cui vivi te stessa. Il ring è una metafora di vita. Ti metti di fronte a paure che devi affrontare. Ed io credo che sia questo ad aiutare una donna a sentirsi più sicura.

In questo senso il ring è per Vissia una metafora di vita. Una metafora che può aiutarci a chiarire come la boxe può essere utile alle donne in un momento in cui la crescente e conclamata libertà femminile si scontra con i residui di una maschilità arcaica e i casi di violenza maschile sulle donne sono all’ordine del giorno.

E’ uno sport molto di coordinazione. Anche solo la tecnica di allenamento al sacco richiede la piena consapevolezza di ogni parte del tuo corpo. Penso anche al lavoro che chiamiamo “Sparring condizionato”: sai in anticipo che colpo ti arriverà, ma ti devi comunque confrontare con la paura di essere aggredito da qualcun altro. Questo ti insegna come sei. Mi sono accorta che le cose che mi spaventavano sul ring mi spaventavano anche fuori.

the ringVissia fa parte della squadra di 5 agonisti creata da Alfredo Farace, che nel 2008 ha fondato la Palestra The Ring di Cernusco. E’ qui che la incontriamo.

Il ring occupa gran parte dell’ambiente, illuminato da grandi finestre e popolato da una piacevole varietà di colori. La palestra, aperta dalle 10 alle 22, è dedicata al pugilato e segue un metodo di allenamento individuale secondo lo stile americano. L’unico corso di gruppo è quello di kick boxing, tenuto da un allenatore esterno.

Non posso fare a meno di notare che tutti i soggetti dei manifesti appesi sono maschili. Vissia e Barbara Fortunati, addetta stampa della Palestra, assicurano che il manifesto del Trofeo Moroni sarà solo il primo di una lunga serie.

Diamogli tempo: la storia della boxe femminile è appena cominciata. Come ci ha raccontato Maria Moroni, viene legalizzata solo nel 2001.

Solo poco prima si discuteva se le donne potessero anche solo entrare in una palestra di pugilato. Ci sono molte contraddizioni. La Rai trasmetteva gli incontri di Chantal Menard, campionessa di kick boxing, quindi anche con calci e pugni, senza caschetto. Ma le donne pugili no.

Chi sono le utenti della palestra The ring e perché scelgono la boxe?

Le donne sono circa il 15% della clientela. La maggior parte non sono proprio di primo pelo, hanno 30 anni, la mia età. Per il pugilato femminile è ancora un’età in cui si può fare qualcosa a livello agonistico.

Le donne che arrivano qui hanno tra i 30 e i 40 anni. Quando entrano sembra proprio che stia facendo qualcosa fuori dalle regole. Tante vengono con l’idea di sfogarsi. Faccio un allenamento intenso, c’è questa nomea giusta che l’allenamento del pugilato è completo. Scarico i nervi, esco e lascio tutte le tensioni attaccate al sacco: questo è il pensiero con cui scelgono il pugilato.

Cantante pugile: qual è il rapporto fra questi due aspetti della tua vita?

Boxe e canto sono due arti. Come ci si muove sul ring è un’espressione della propria persona. Trasmettiamo emozioni con il corpo e con la voce. Sia nel canto che nella boxe non c’è uno strumento al di fuori del corpo. Come nella danza.

Determinazione, coscienza del corpo, capacità di affrontare le proprie paure, arte. L’essenza del pugilato non viene snaturata dalla sua declinazione al femminile, che anzi la fa brillare con maggiore intensità.

Eleonora Cirant