8 Marzo – Giornata Nazionale della Donna

La prima Giornata Nazionale della donna è stata celebrata il 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti per iniziativa del Partito Socialista Americano che organizzò una manifestazione in favore del diritto delle donne al voto.

Per alcuni anni la giornata delle donne è stata celebrata in giorni diversi nei vari Paesi, fino ad arrivare nel 1977 alla scelta condivisa dell’8 marzo, quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite propose a tutti gli Stati di celebrare durante un giorno comune.

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8 marzo. 10mila persone si prese Milano per una giornata di protesta e sensibilizzazione contro ogni violenza di genere

10mila persone in piazza a Milano. Milioni di altre sparse in tutto il mondo. E’ stato un 8 marzo partecipato grazie alla mobilitazione spontanea del movimento “Non una di meno” e allo sciopero a cui hanno preso parte tantissime donne. Unico obiettivo: sensibilizzare la società sui problemi legati a tutte le forme di discriminazione delle donne, dalla violenza di genere alla negazione dei diritti nel mondo della scuola e del lavoro.
Nel capoluogo lombardo la giornata è iniziata al mattino con il corteo che attraversato la città da piazza Cairoli fino al palazzo della regione. Tanti gli slogan urlati e scritti sugli striscioni. Da “Le strade libere le fanno le donne che le attraversano” a “Women’s rights are human rights, human rights are women’s rights”.
Durante il corteo ci sono state azioni mirate: una contro la catena di negozi “Zara” accusata di stereotipare il corpo delle donne. Un altro blitz pacifico organizzato dall’Usb ha preso di mira l’ospedale Fatebenefratelli per protestare contro l’obiezione di coscienza, una scelta di molti medici che secondo i manifestanti toglie libertà alle donne.
Nel pomeriggio dalle 18 in poi c’è stato un altro corteo davanti al Palazzo Pirelli, sede del consiglio regionale della Lombardia. Ma per tutto il giorno eventi iniziative si sono susseguite in tutta la città. Come in piazza Duomo dove è stata organizzata una maratona no stop tra letture, incontri e dibattiti. Infine chiunque volesse lanciare un messaggio contro la discriminazione della donna ho potuto scrivere un suo pensiero sul maxi telone portato davanti al Duomo. Una giornata di sensibilizzazione e di protesta, tanti cortei colorati e rumorosi ma senza nessun momento di tensione.
 

8 marzo, anche Cernusco celebra la festa della Donna con lo spettacolo Questa casa non è una azienda

Quest’anno la Festa della donna avrà un significato particolare. Il movimento “Non una di meno” è riuscito ad arrivare in 40 paesi diversi e ha attirato l’attenzione dei media nazionali ed internazionali.
Come ogni anno anche la città di Cernusco sul Naviglio, da sempre sensibile ai temi legati alla parità di genere, organizza iniziative per ricordare una battaglia più che mai attuale in questo periodo.
Uno dei fenomeni più diffusi nella nostra società e nel nostro paese è la violenza maschile contro le donne. Per questo il gruppo UDI, Donnedioggi, organizza lo spettacolo ad ingresso libero ‘Questa casa non è un’azienda‘. La serata si terrà mercoledì 8 marzo a partire dalle ore 21.00 alla Casa delle Arti di Cernusco sul Naviglio, in via Alcide De Gasperi 12.
La performance teatrale è organizzata dall’associazione ‘L’una e l’altra‘ di Trieste, nata dall’incontro fra Adriana Giacchetti e Francesca Carsori, Elisa Forcato e Rosangela Pesenti le 4 attrici dello spettacolo.
La trama parte da un incontro fra 4 donne, distanti per età e origine e ognuna con un mestiere diverso: c’è la farmacista, la colf, la mamma manager e la profuga sognatrice. 4 profili che ricostruiscono gli stereotipi sul rapporto fra donne ed economia e che con ironia offrono uno spaccato della nostra società.
Lo spettacolo parte dalle teorie di Lidia Menapace, una delle voci più importanti del femminismo italiano, insegnante ed ex senatrice con Rifondazione Comunista. Una donna che per tutta la sua vita si è spesa per modernizzare la definizione di economia della riproduzione: un modello alla base di una società in cui la figura femminile è legata ai lavori domestici in un totale concetto di gratuità.

Nuovi ritratti di donne milanesi

Sabato, 15 marzo alle 16.00 nella Biblioteca Penati  il professore Mauro Raimondisi ha tenuo la conferenza : “Nuovi ritratti di donne milanesi”.

Obiettivo dell’incontro é stato quello di promuovere la conoscenza di alcune tra le tante milanesi che hanno fatto la storia della città a partire da Guglielmina la Boema, per alcuni la reincarnazione dello Spirito Santo, fino a Camilla Cederna, la grande giornalista scomparsa nel 1997.

Durante questo lasso di tempo lungo quasi 800 anni, sono diventate famose loro malgrado donne come Marianna De Leyva, matematiche come Maria Gaetana Agnesi, patriote come Cristina Trivulzio Belgioioso o Clara Maffei, poetesse come Antonia Pozzi. Senza scordarle le presunte streghe vittime dell’idiozia dei tempi, come la povera Caterina de’ Medici, bruciata viva nel 1617.
Dieci brevi ma intensi ritratti, per celebrare una Milano tutta al femminile.

Donne nell’ombra

Si è svolto domenica, 9 marzo alle 16.00, alla Casa delle Arti,  il concerto “Donne nell’ombra” con il Trio Classico di Milano con Ina Schlüteral violoncello, Massimo De Biasio al violino  e al pianoforte Keiko Hitoni Yamamoto.
Brani eseguiti:  Fanny Hensel Mendelsshon e Clara Wieck Schumann.

“Si è scelto – ha affermato l’Assessore alle Culture e Pari Opportunità Rita Zecchini – di presentare brani di due musiciste, vissute all’ombra di due famosi musicisti Mendelssohn e Schumann, la cui carriera musicale fu fortemente limitata dai pregiudizi del tempo e, nel caso di Fanny Mendelsshon, da quello del padre che ”tollerava” le sue abilità artistiche, tanto è vero che non arrivarono ad avere la fama del fratello e del marito”.

Una donna impenetrabile

La Casa delle Arti, giovedì 6 marzo alle 21.00, ha presentato “Una donna impenetrabile”, uno spettacolo di comicità tutta al femminile con la cabarettista di Zelig Rossana Carretto: l’attesa è il filo conduttore con tre diverse tipologie di donne che aspettano.

Con toni pacati e timidi si presenta la signorina Ada che sta aspettando il suo adorato fidanzato Adelmo, poi arriva Azzurra Bitossi Pallavicini, giovane donna ricca, filantropa e… inguaribile snob, che aspetta la sua occasione per essere “buona”.

Chiude lo spettacolo Begoña, caliente e focosa donna spagnola, alle prese col suo eterno fidanzato Alfonso, un grande torero col vizio di dileguarsi di fronte alle situazioni più critiche. 

Tutto da sola

Suona la sveglia, un’ avvocata si prepara. Si chiama Adriana; è una donna che lavora, è una madre, è una moglie, è una figlia, è un’amica perfettamente inserita nel ruolo che negli ultimi 60 anni è stato disegnato per le donne: casa, famiglia, lavoro.
Tutto da sola è un giallo nel quale vittima, poliziotto, assassino, giudice e avvocato sono la stessa persona. E dove nessuno riesce a risolvere il mistero.

TUTTO DA SOLA

di Davide Daolmi da un’idea di D.Evoli
regia Amedeo Romeo, con Dominique Evoli e Tino Danesi. Produzione Linguaggicreativi

8 e 9 marzo, ore 21 a Cologno Monzese

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Festa della donna a Cernusco

Le iniziative a Cernusco per l’8 marzo, Giornata internazionale della donna. Per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne oltre che le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo, Italia compresa.
Due gli eventi in calendario. L’8 marzo alle 21 in Biblioteca si terrà la presentazione del libro

“E lee la va in Filanda”

di Serena Perego.
Il volume, appartenente alla collana “Quaderni cernuschesi”, ripercorre le fatiche e lo sfruttamento delle donne, o meglio delle bambine, che negli anni a cavallo tra l’800 ed il ‘900 lavoravano nelle numerose filande della città.
Nel corso della presentazione ci sarà spazio anche per la proiezione del cortometraggio dal titolo “Il filo femminile della memoria” realizzato dal “Gruppo U.D.I. – Donnedioggi” e che pone l’accento, oltre che sul lavoro delle donne nelle filande, anche sull’attuale situazione del lavoro femminile.
Il secondo appuntamento, invece, è in programma sabato 9 marzo, sempre alle 21, alla Casa delle Arti con la messa in scena de

“L’egoista”

spettacolo teatrale nato dall’omonimo romanzo di Monica Giacobbe per la regia di Maurizio Felisati.
“L’Egoista” non è un nemico da combattere, né un eroe da osannare; rappresenta solo il desiderio represso in ognuno di noi, di seguire l’istinto senza preoccuparsi del domani e degli altri, di vivere il momento aborrendo le definizioni, i ruoli e le promesse. Egoista è uno stile di vita, non sempre condiviso, che mira alla ricerca del piacere personale. Egoista è il trionfo dell’interiorità sulla maschera, alla scoperta di passioni viscerali, carnali e pure.

Altra metà del cielo

Le e gli studenti della compagnia teatrale del Liceo Giordano Bruno di Melzo, in collaborazione con l’ANPI, propongono uno spettacolo teatrale a Melzo in occasione della Giornata internazionale della donna. Partendo dalle differenze e dalla percezione che se ne ha, si interrogano sull’identità e sulle possibilità di relazione tra maschile e femminile.

L’altra metà del cielo

Come vedono gli uomini le donne? E le donne gli uomini?
E’ tanto difficile comprendersi, riuscire a “mettersi nei panni degli altri”, rompere con i preconcetti e i giudizi preconfezionati?
Cosa separa l’universo maschile da quello femminile?
Cosa li fa percepire come dimensioni diverse e assolutamente inconciliabili?

Forse è solo l’abitudine, forse la pigrizia nell’immedesimarsi, nel cercare di capire l’altro, forse l’eredità di una cultura che si è fossilizzata nei secoli… o forse solo l’incapacità di comprendere che è proprio nelle differenze, nelle diversità che caratterizzano i due sessi che si cela il segreto della vera parità che si identifica nella complementarità.

Le due metà del cielo cerca di indagare – con una certa freschezza di spirito – la percezione dell’altro sesso nella quotidianità della vita comune.

Lo spettacolo è realizzato dalla Compagnia allargata dei Personaetatis  in collaborazione con ANPI di Melzo per la ricorrenza della festa della donna.

Per comprare il biglietto di 5€ e per ulteriori informazioni vai sul sito della Compagnia