Categoria Progettare la parità in Lombardia 2013

Progettare la parità in Lombardia 2013: formazione ai ragazzi

 All’interno di “Progettare la parità in Lombardia 2013” Rossana Mola, regista, autrice di testi e adattamenti teatrali, specializzata nella conduzione di laboratori con studenti e studentesse di tutte le età, ha condotto il laboratorio di drammatizzazione, rivolto ad alcune classi dell’ITSOS “Marie Curie” di Cernusco sul Naviglio, con il progetto
“Sciogliere il nodo della violenza di genere. Percorsi di formazione e azioni condivise per rafforzare la rete territoriale”.

In questa parte di formazione la scuola è stata individuata quindi come punto fondamentale per abbattere gli stereotipi, un luogo centrale d’intervento sull’educazione dei ragazzi per quanto riguarda le questioni di genere.
Il lavoro di drammatizzazione ha avuto come scopo quello di generare azioni positive impostate sul rispetto delle differenze di genere senza prevaricazioni.

Durante gli incontri, avvenuti a scuola, i ragazzi hanno seguito un percorso fatto di dialogo e relazione, sono stati invitati a pensare ai modi di interagire nel nostro quotidiano e stimolati a riflettere come le regole sociali, tramandate e seguite da generazioni, possano nascondere principi e valori lontani da una vita partecipata e paritaria tra maschile e femminile.

In linea generale, i ragazzi e le ragazze hanno apprezzato il laboratorio di drammatizzazione, trovandolo interessante ed efficace per affrontare questo tipo di argomento. In effetti il teatro si è dimostrato un buon modo per sviluppare uno spirito critico negli studenti.

Relazione Laboratorio di drammatizzazione

Sesto incontro – Formazione Operatori – Progettare la parità in Lombardia 2013/14

Durante il sesto incontro con gli operatori delle associazioni territoriali, della polizia locale e dei servizi sociali, nell’ambito del progetto

“SCIOGLIERE IL NODO DELLA VIOLENZA DI GENERE. PERCORSI DI FORMAZIONE E AZIONI CONDIVISE PER RAFFORZARE LA RETE TERRITORIALE” , 

abbiamo illustrato e discusso due ricerche -­ intervento realizzate in seguito ai bandi regionali.
La prima, “Prenditi per mano: Campagna informativa per contrastare la violenza sulle donne e percorsi di educazione all’autostima e all’empowerment femminile”, Bando Regione Lombardia “Piccoli progetti per grandi idee”, era stata sviluppata tra il 2009­/2010 dallAssociazione BLIMUNDE in collaborazione con i comuni di Cernusco S/N, Pioltello e Vimodrone, con lo scopo di indagare la percezione e la valutazione della violenza di genere presso le donne residenti nei comuni citati.
A partire dai presupposti che la violenza contro le donne, detta anche violenza di genere, nelle sue varie forme – stupro, violenza domestica, delitti d’onore e traffico di donne – manifesta i suoi alti costi di salute fisica e mentale; che sempre più spesso essa è riconosciuta come un problema di salute pubblica e una grave violazione dei diritti umani fondamentali; che la violenza contro le donne è, ancora oggi, coperta dalla cultura del silenzio e spesso accettata come un “normale aspetto della relazione di genere”, il nostro lavoro fa prima riferimento ai contributi internazionali e nazionali sul tema e poi si concentra sulla ricerca sul campo, con i seguenti obiettivi:

esplorare il livello di percezione della sicurezza del proprio Comune; indagare la conoscenza del fenomeno della violenza di genere nelle sue varie tipologie; quantificare l’incidenza delle esperienze di vittimizzazione; misurare il livello di consapevolezza dei fattori di rischio e di protezione.

La seconda, “Tra autori e vittime: bandire la violenza, abbattere gli stereotipi”, Bando regionale “Progettare la parità in Lombardia”, è stata realizzata nel 2012/­2013 in collaborazione con il comune di Rozzano ed altre realtà territoriali come due scuole superiori, associazioni di donne, il CIPM (Centro italiano per la promozione della mediazione). La collaborazione con quest’ultimo è stata fondamentale per la realizzazione di dieci interviste qualitative a sex offender detenuti nel carcere di Bollate e a maltrattanti seguiti dal CIPM presso il “Presidio Criminologico” del Comune di Milano.

La parte qualitativa della ricerca, le testimonianze e i racconti delle e degli intervistati, hanno suscitato molto dibattito e interesse tra gli operatori coinvolti nella giornata formativa. Ciò ha permesso di affrontare i nodi complessi della violenza di genere, di capirne i meccanismi e la loro riproduzione e di riflettere sulle possibili modalità di decostruzione dei medesimi.

Formazione operatori

Terzo incontro con gli operatori: Progettare la parità in Lombardia 2013

In un clima di incertezza sulle iniziative da proporre riguardo la violenza sulle donne a livello nazionale, si è svolto l’ incontro legislativo il 28 marzo a Cernusco Sul Naviglio, all’interno dell’intervento “Progettare la parità in Lombardia 2013”.
Partendo dall’art. 3 della nostra Costituzione, che sottolinea l’uguaglianza e la dignità di ogni persona, si sono evidenziati e commentati a livello di tutela nazionale:
i  delitti contro la libertà personale, in particolare la violenza sessuale e la violenza sessuale di gruppo (art. 609 bis c.p.), (art. 609 octies c.p.);
i delitti contro la vita e l’incolumità individuale, come il reato per omicidio (art. 575 c.p.); i delitti contro l’assistenza famigliare, maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.):

Chiunque maltratta una persona della famiglia o comunque convivente, o una persona sottoposta alla sua autorità o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l’esercizio di una professione o di un’arte, è punito…

I delitti contro la vita e l’incolumità individuale, come le percosse (art. 581 c.p.), pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili (art. 583 bis c.p.), e lesione personale (art. 582 c.p.):

Chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale, dalla quale deriva una malattia nel corpo o nella mente, è punito…

I delitti contro la libertà morale, come  laviolenza privata (art. 610 c.p.)la  minaccia (art. 612 c.p.):

Chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno è punito…

Le contravvenzioni concernenti l’ordine pubblico e la tranquillità pubblica, come la molestia o disturbo alle persone (art. 660 c.p.) e atti persecutori (art. 612 bis c.p.).
Le misure cautelari, come il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (art. 282 ter c.p.p.): il giudice prescrive all’imputato di non avvicinarsi a luoghi determinati abitualmente frequentati dalla persona offesa ovvero di mantenere una determinata distanza da tali luoghi o dalla persona offesa.
Si è proseguito analizzando la legge sullo stalking (n. 38 del 2009):

 “insieme di comportamenti continuati – assillanti – e indesiderati – molesti – che provocano nella vittima gravi danni psichici e fisici”,

e l’inevitabile appunto della sua mancanza in Italia fino a tale data. Sul reato di femminicidio e la normativa a tutela regionale lombarda (n. 11 del 2012), recante

“Interventi di prevenzione, contrasto e sostegno a favore di donne vittime di violenza”.

Si è dato uno sguardo a livello  di tutela sovranazionale con la Convenzione di Istanbul che indica quali sono le azioni da compiere per prevenire il fenomeno e sostenere la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, (n. 77 27 giugno 2013) e il CEDAW (Committee on the Elimination of Discrimination against Women) Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne Adottata nel 1979 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Infine si sono analizzate le normative e le azioni volte a diffondere una corretta immagine della donna nei media.
Normativa in materia di violenza contro le donne

Secondo incontro con gli operatori: Progettare la parità in Lombardia 2013

L’incontro è cominciato con una sollecitazione di vissuti, emozioni, pensieri riguardo a tre parole chiave:
vittima
aggressore
violenza
si è trattato di scrivere, anonimamente su dei post-it e il più spontaneamente possibile, quello che queste tre parole suscitavano, per poi poterne dare una rilettura d’insieme.
Questo esercizio ha attivato i partecipanti ,che hanno espresso propri punti di vista, riferito alcuni episodi sia personali sia lavorativi, comunicato esigenze rispetto al percorso formativo.

Nel tentativo di comprendere le prassi operative già in atto, le aspettative ed altri eventuali spunti da trattare nelle successive giornate, quello che è stato maggiormente sottolineato dai partecipanti è stato poter comprendere il ruolo dei genitori/della famiglia e dei valori trasmessi rispetto alla violenza ed alle sue cause, gli aspetti più sociali rispetto alla diffusione del fenomeno e l’importanza di un percorso formativo, di specializzazione degli operatori.

Tutti hanno sottolineato come il lavoro della rete sia fondamentale per la realizzazione di buone prassi operative.
Attività formative Associazione BLIMUNDE: Lia Lombardi, sociologa e presidente Associazione Blimunde, Milena Brunetti, psicoterapeuta.
Cernusco S/N, 20 marzo 2014

Primo incontro con gli operatori: Progettare la Parità in Lombardia 2013

All’interno dell’iniziativa“Progettare la parità in Lombardia. Bando regionale 2013”, si è svolto il 1° incontro presso la sede dell’UDI a Cernusco S/N con le associazioni UDI e CAV sulla base del progetto:

Sciogliere Il Nodo Della Violenza Di Genere – 
Percorsi Di Formazione E Azioni Condivise Per Rafforzare La Rete Territoriale
Attività formative Associazione BLIMUNDE: Lia Lombardi, sociologa e presidente Associazione Blimunde, Milena Brunetti, psicoterapeuta, Maria Vitiello, redattrice testi e immagini.
Le relatrici invitano le presenti a partecipare, e propongono un tabellone dove dovranno scrivere in dei post-it, ciò che pensano  con  una parola, una frase, un’emozione, un punto di vista, a proposito di alcune parole:

VITTIMA          AGGRESSORE          VIOLENZA

 VITTIMA:  è stata  definita come ingiustizia, persona sottomessa ma anche stati d’animo legati a paura ed ansia…
Durante l’incontro è emerso che la violenza sessuale non viene sempre riconosciuta come violenza, al punto che non ci si sente in diritto di difendersi.
La violenza di genere è trasversale, ci possono essere donne istruite, meno istruite, che occupano ruoli importanti, ma che in comune hanno un problema in famiglia.
Vergogna e senso di colpa non aiutano a parlare di violenza…
AGGRESSORE:  è stato definito come colui che è malato, disadattato, che ritiene di avere il diritto a sopraffare quasi per ragione di casta, prepotenza, ignoranza…
Si è sottolineato il  fatto che nelle storie di violenza, c’è una vulnerabilità,  non c’è il riconoscere di poter dire di no. L’aggressore può essere chiunque.
Se si impara il linguaggio della violenza, lo si riporta anche all’esterno: o si diventa vittime o si diventa aggressori.
La violenza si riproduce attraverso strutture e alcuni modelli e sradicare i costrutti non è facile…
VIOLENZA:  una parola forte legata a fine di allegria, a vittima, a maltrattamento di donne, bambini…
La violenza non sempre viene riconosciuta come tale . La violenza è un sistema di comunicazione: io ti voglio bene in un modo distorto che poi però  da correggere è molto difficile.
Bisogna imparare a riconoscersi come persona…

Cernusco S/N, 19 marzo 2014.

Primo incontro con i docenti: “Progettare la parità in Lombardia 2013”

Il primo incontro è con i docenti che pian piano, una alla volta, si siedono in cerchio, e dopo un breve silenzio iniziano a parlare, nella biblioteca della scuola Marie Curie di Cernusco S/N, il giorno 3 marzo 2014

 le docenti si presentano,
Orietta Mariano conduce l’incontro

il problema è come mettere a loro agio i nostri studenti…
Secondo  il rapporto IARD gli insegnanti sono al 3° posto nell’indice di fiducia per gli studenti
avete capito? classica frase degli insegnanti…
Più noi insegnanti siamo presenti e più loro imparano…
il senso è quello di capire come si sta in classe…
Io ho avuto paura quando ci siamo date la mano, ho provato imbarazzo, perché ho pensato a rituali vuoti
se sono a disagio…
L’insegnante in difficoltà è quello che si porta dentro tutto, che si nasconde. Bisogna essere consapevoli che si sta attraversando un momento particolare, se io sono consapevole che sto attraversando un “certo momento” è giusto riconoscerlo

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E’ il primo di tre incontri tenuti da Orietta Mariano, che da diversi anni si occupa questioni di genere. Il progetto Parità in Lombardià 2013 vede il Comune di Cernusco sul Naviglio come capofila in collaborazione con l’associazione Blimunde che si occupa di questioni di genere e tematiche legate a salute e medicina.
Tutto il progetto è volto all’effettiva attuazione del principio di parità e di pari opportunità attraverso la valorizzazione del ruolo delle reti territoriali che operano in Lombardia nell’ambito di queste tematiche, realizzando interventi sul territorio in diversi ambiti e  si inizia dalla scuola.